COVID: IL SEGNO DELL’ESISTENZA DI UNA GENERAZIONE

da Feb 3, 2021News

Generazione CoViD

di Davide Pistarino

I miei nonni hanno vissuto la guerra e mio padre ha invece vissuto il terrorismo fascista e comunista degli anni 70’. Queste vicende, pur essendo dei drammi enormi, hanno creato un grande legame nelle generazioni che hanno vissuto quei periodi, e in molti casi a creare questa unione è stato il lottare contro un qualcosa di ingiusto, come avvenne per i partigiani nella seconda guerra mondiale. Io e la mia generazione invece non abbiamo affrontato nulla di tutto questo, la mia è una generazione che per lungo tempo non ha avuto nulla da esprimere da un punta di visto collettivo.

Tutto questo però cambia il 9 marzo 2020, quando tutta l’Italia viene confinata per l’epidemia e da quel momento tutti noi ci troviamo a vivere una situazione che nessuno nel mondo contemporaneo ha mai vissuto: di colpo a tutti noi è stato chiesto di fare degli enormi sacrifici, come quello di non uscire di casa. Credo si possa dire che un’intera generazione di giovani ha dovuto scendere in campo per lottare contro il Covid, affrontando qualcosa di più grande di noi.

E’ ovvio che in questa storia terribile sono state coinvolte tutte le persone, di ogni età, ma la generazione che potrà testimoniare più consapevolmente la tragedia del Covid sarà la mia, come testimoniano in una maniera ironicamente leggera le pubblicità promosse dallo stato tedesco, dove si vede la mia generazione, tra quarant’anni, raccontare la pandemia. Queste pubblicità esprimono un forte senso realistico di come tra qualche decennio il presente verrà raccontato alle generazioni future. Ci saranno ovviamente molti film e libri a narrare questo dramma, ma ci saremo anche noi, che siamo stati dei testimoni diretti e faremo le stesse cose che i nostri nonni hanno fatto per raccontarci la guerra, cioè racconteremo la pandemia e come è stato vivere durante essa.

Ad oggi di Covid in Italia sono morte 65.000 persone e oltre 1.000.000 nel mondo. Ciò di cui ci dobbiamo rendere conto è che i morti di Covid non erano solo dei numeri, ma erano genitori, nonni, mariti e mogli, fidanzati, amici e anche se non li conoscevamo, noi abbiamo ugualmente il compito di mantenere viva la loro memoria e dobbiamo fare in modo che tutta questa vicenda non venga dimenticata. Sarà questa la lotta della mia generazione, conservare in ogni modo la memoria di questo momento, fare in modo che le generazioni future si rendano conto di che cosa è successo, perché il Covid non è solamente una questione sociale e politica ma è soprattutto una questione umana e per questo dobbiamo prendere l’esempio dai nostri nonni, perché la loro grande lotta è stata soprattutto quella di alimentare la memoria delle atrocità che sono avvenute durante la seconda guerra mondiale e proprio loro devono essere il più grande esempio per la mia generazione.