L’amore (militare) ai tempi del Coronavirus

da Mar 29, 2020News

Agli aiuti non si dice mai di no e la solidarietà da parte di Germania, Cina, Cuba, Russia, Albania, Città del Vaticano e Stati Uniti scalda il cuore in questa emergenza sanitaria mondiale ed in particolare nella situazione drammatica del nostro Paese.

Suscita però perplessità un intervento militare di un paese esterno alla NATO sul territorio italiano e solleva leciti dubbi sul da chi questa azione di Intelligence sia condotta.

Spieghiamoci meglio. L’Italia è tra le Nazioni membro e fondatrici della NATO ( North Atlantic Treaty Organization) Organizzazione che ha un ruolo politico – militare: «Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall’articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell’area Nord Atlantica.».

Ora poniamo bene l’attenzione su questo tema. Come è possibile che in un Paese come l’Italia, membro della NATO con basi militari in diversi angoli del territorio nazionale, possa accogliere dei militari e mezzi militari “esterni”?

Domenica 22 Marzo 2020, in aiuto in questa drammatica situazione dovuta a COVID-19, arrivano in Italia 14 aerei dell’Esercito della Federazione Russa per la missione “Dalla Russia con Amore”  con 120 militari, di cui 40 medici, materiale sanitario (a quanto ci risulta 600 ventilatori, 326.000 mascherine FFP2, 10.000 tamponi standard, e due macchinari per analisi rapide – a fronte di aiuti arrivati da altre nazioni ben più consistenti) e mezzi motorizzati Kamaz. A comando di questa operazione squisitamente militare è il generale Sergey Kikot, accompagnato da altri “alti grado” dell’esercito, esperti in guerre batteriologiche ed armi chimiche, con lo scopo di aiutare a combattere il Virus SARS-CoV-2.

Per un resoconto dell’operazione “Dalla Russia con amore” si faccia riferimento anche a questo articolo di analisidifesa.it o a quello di formiche.net.

Per avere un’idea di chi sia il generale Kikot e della sua esperienza si può fare riferimento a questo articolo di formiche.net.

 

A loro è stata concessa la massima libertà di circolazione sul territorio nazionale, comprese le RSA nel Bergamasco. Da altre fonti, la missione è quella di sanificare strade, macchine ed acquedotti con una sostanza per uccidere i patogeni presenti.

Per inciso: “Con un parere del 18 marzo, sintetico e chiarissimo, l’Istituto Superiore di Sanità (cui era stato richiesto di esprimersi in merito, ndr) dice che ‘sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti‘“, spiega a Formiche.net Francesco Balducci, medico in servizio presso alcuni reparti di terapia sub-intensiva dedicati ai pazienti COVID19+ dell’Ospedale di Perugia.

Per altro, sempre secondo l’ISS le procedure di disinfezione hanno anche implicazioni logistiche ed economiche da considerare, in assenza di reale beneficio nel controllo dell’epidemia da SARS-CoV-2 – oltre che, secondo l’Arpa del Piemonte, l’uso di determinati composti (come la candeggina) è una pratica che danneggia l’ambiente. «L’ipoclorito di sodio, componente principale della candeggina, è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione». (qui la comunicazione dell’ARPA).

L’arrivo degli aiuti russi in Italia è stato enfatizzato nei nostri media nazionali, salutato come l’arrivo dell’angelo Salvatore, avviene proprio nel bel mezzo della più grande crisi dal dopoguerra e dopo settimane di condivisioni sui social network di dosi massicce di disinformazione.

Rendiamoci conto, l’arrivo dei medici ed infermieri da Cuba con camici, mascherine e foto di gruppo, i quali sappiamo chi sono e dove lavorano, ed infine con quale obiettivo sono venuti, ovvero l’Ospedale da campo allestito a Crema, non li ha accolti nessuno e non vi sono state dirette Facebook.

Invece l’arrivo di medici e militari russi a Pratica di Mare, è stato presenziato dal nostro Ministro degli Esteri Luigi Di Maio con un’emozionante diretta Facebook (qui il video).

Le fonti ufficiali parlano di una richiesta del Premier Giuseppe Conte al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, fatta nel pomeriggio di Sabato 21 Marzo e gli aerei arrivano già domenica 22 marzo. Viene quindi da chiedersi come tanto materiale sanitario, umano, militare sia pronto in 24 ore. Questo ci fa capire che questa operazione era già programmata in tempo remoto. (qui un articolo di Jacopo Iacoboni per La Stampa del 25.03.2020)

Ma facciamo chiarezza.

Ulrich Oehme rappresentante in Germania di Alternative fur Deutschtland  partito notoriamente legato a filo doppio con Russia Unita di Putin, ha pubblicato sul suo profilo Facebook (in momento anteriore all’annuncio di Conte) un post dove prende i meriti dell’operazione e della sua intercessione per il buon esito accogliendo la richiesta del leghista di Paolo Grimoldi che ha richiesto aiuto per la disperata situazione in Italia, rivolgendosi all’intermediazione di AFD con la Russia per ottenere tale aiuto (qui un comunicato del gruppo parlamentare tedesco).

Paolo Grimaldi pubblica a sua volta sul suo profilo Facebook: “Non è tempo di appendersi medaglie al petto, perché ognuno di noi in questo momento deve fare la sua parte per aiutare i nostri ospedali.Fatta questa premessa allego questa testimonianza del deputato tedesco Ulrich Oehme che dimostra come la richiesta, pressante, di aiuto sanitario alla Russia, che ha portato all’invio in Lombardia di medici russi e materiale per i nostri ospedali, sia partita dal sottoscritto. Lo scorso 10 marzo attraverso una chat whatsapp ho girato la richiesta della Lombardia al deputato Oehme che a sua volta tramite il deputato russo Leonid Slutsky l’ha fatta arrivare direttamente a Vladimir Putin in persona, che si è subito attivato richiamando Oehme. Addirittura la nostra richiesta è stata letta dalla tv russa! Non posso che ringraziare il deputato dell’AFD, Oehme, per la sua preziosa e decisiva intermediazione con Putin e ovviamente ringraziare gli amici russi e il presidente Putin. Siamo riusciti a portare un aiuto concreto per gli ospedali lombardi. Noi, non il Governo, così, giusto per essere chiari…”.

Per la cronaca, la Regione Abruzzo ha acquistato 1 milione di mascherine, che in questo momento sono ferme a Mosca, siccome i voli sono bloccati nella Capitale Russa. (qui l’articolo di Jacopo Iacoboni per La Stampa del 26.03.2020)

Restiamo però su una questione. L’ingresso di militari in Italia, esterni alla NATO non è spiegabile. Che siano Russi, Cinesi, Nord Coreani, piuttosto che Sud Africani.

Ora le domande che noi ci poniamo sono le seguenti:

  • E’ mai possibile che in Italia, paese membro della NATO, arrivino militari di nazioni esterne ed ostili all’alleanza con la massima libertà di azione?
  • La NATO, sicuramente a conoscenza di questa operazione militare in un suo Paese membro, si è ufficialmente espressa?
  • Che cos’è realmente venuto a fare l’esercito di Mosca in Italia?
  • Da chi è condotta l’operazione “Dalla Russia con Amore?” e con quale obiettivo?
  • Come mai c’è la Lega e l’ultradestra tedesca dietro questa operazione?
  • Se il beneplacito all’operazione di Putin è stato dato da Conte, cosa ne pensa il Partito Democratico ed in particolare il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini?

Ecco noi vorremmo delle risposte e capire cosa realmente stia succedendo alla nostra amata Italia, specie in un momento drammatico dato da un’emergenza sanitaria e di crisi sociale ed economica probabilmente mai esplorata.

Colonna di mezzi militari russi in Italia