Cara maestra, ti scrivo…

Cara maestra ti scrivo…
ti scrivo perché in questi giorni ti ho osservata da vicino, molto. Quindi ti scrivo perché solo ora, scusa per il mio ritardo, mi rendo conto di quanto sia straordinario il lavoro che fai.
Hai in mano la nostra prima formazione. Ci insegni a leggere e scrivere e fare di conto. Ma non solo quello.
Ci insegni religione, musica, arte, geografia, inglese e storia. Ma non solo!
Ci insegni a rispettare i compagni, ci insegni a rispettare le regole e crearne di nostre. Le regole della nostra classe.
Ci insegni la storia passata sperando che questo possa renderci persone migliori, consapevoli e preparate.
Cara maestra, che lavoro straordinario che fai!
Ma mi chiedo, maestra, a parte il regalo di fine anno… qualcuno ti dice grazie?
Forse dovremmo farlo di più.
Ah maestra, ieri passeggiavo per i corridoi con la maestra che segue il mio compagno disabile.
Abbiamo visto il cartello di una classe, mi pare una quarta.
“Cosa possiamo fare per aiutare?”.
Tra le cose che i mie compagni più grandi hanno indicato c’era “scrivere al governo per chiedere che faccia di più per aiutare chi ha bisogno”.
Ma maestra, cosa può fare il Governo?
Forse può aumentare i fondi per le nostre scuole?
Perché sai maestra, mi sono accorta che noi non abbiamo l’ascensore. Solo grandi scalinate. E allora mi chiedevo… ma il mio compagno in sedia a rotelle come fa a frequentare i laboratori che sono ai piani superiori?
Oppure forse dovrebbe, il Governo, metterci a disposizione più maestre di sostegno?
Perché noi abbiamo sempre più difficoltà e tu non puoi seguirci tutti nel modo migliore. I miei compagni che hanno delle difficoltà in più come possono fare? Non passa forse anche da qui l’uguaglianza che ci racconti? Poter accedere tutti all’istruzione seguendo anche i nostri ritmi?
Non so maestra, sono ancora piccolo io e ho tante domande.
Mi hai insegnato a essere sempre curioso… ma maestra, io provo a essere curioso… vorrei andare più spesso in biblioteca, ma poche sono attrezzate per noi bambini.
Maestra, io vorrei anche scrivere al Governo, come dicevano i compagni. Ti prometto che un giorno gli scrivo. Gli racconto di quando mi hai insegnato a essere onesto e gentile. E curioso. E gli chiederò, per favore, di trovare la ricetta per non rovinare la mia infanzia con la vostra età adulta.
Come già ti accennavo il
Lavoro che fa una maestra e’ importantissimo….e a maggior ragione le maestre di sostegno.