Le persone con disabilità sono una priorità per il Comune di Torino?

da Ago 25, 2019Istituzionale, News

Ancora nessuna risposta dagli uffici della Presidenza del Consiglio comunale di Torino alla proposta di deliberazione comunale redatta dal consigliere della Circoscrizione Uno, Angelo Catanzaro.

In essa si richiedeva al Comune di Torino di destinare una quota del bilancio comunale, e cioè il 10% il degli oneri di costruzione dovuti per i permessi concessi, ai capitoli sulle manutenzioni e all’implementazione di interventi di eliminazione di barriere architettoniche, sia relativamente agli edifici comunali che allo spazio pubblico cittadino. Inoltre si richiedeva di affidare alle Otto Circoscrizioni della Città di Torino il compito di collaborare attivamente con gli uffici competenti centrali per la realizzazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

La proposta di deliberazione comunale (che è nata dall’interpellanza di Catanzaro alla sindaca Appendino del 12 dicembre 2018, ripresa da Nuova Società con un articolo riportato in questo post) è stata votata, dal consiglio della Circoscrizione Uno, il 20 maggio 2019 e doveva essere iscritta dal Presidente del Consiglio Comunale all’ordine del giorno entro trenta giorni dalla presentazione, ai sensi dell’articolo 64 dello Statuto della Città di Torino. Purtroppo, ad oggi, non è arrivata nessuna comunicazione agli uffici della Circoscrizione che attesti l’avvenuta iscrizione nella Commissione consiliare comunale competente.

Il consigliere Catanzaro si aspetta che il Presidente Sicari iscriva la sua proposta il prima possibile e che non si assuma, in maniera unilaterale, la responsabilità di non far discutere il documento votato da un organo istituzionale nelle apposite sedi.

Angelo Catanzaro, che è anche Coordinatore della Sottocommissione per le politiche a favore delle persone con disabilità, chiede inoltre al nuovo Disability Manager della Città di Torino, Franco Lepore, di intervenire per sollecitare il Presidente del Consiglio comunale di Torino a rispettare l’articolo 64.

La nostra città negli anni ha ridotto notevolmente il fondo destinato all’abbattimento delle barriere architettoniche. Oggi il capitolato è di circa 200 mila euro e con tale somma si può abbattere soltanto qualche scivolo in zona centro e francamente non si comprende come possa l’Amministrazione dichiarare che il proprio obiettivo è quello di accrescere significativamente il grado di accessibilità universale a tutti gli spazi, fisici e virtuali, del territorio urbano.

La proposta di Angelo Catanzaro è stata ripresa dalla mozione 69 del 2015 dell’allora consigliera comunale Chiara Appendino, la quale chiedeva le nostre stesse cose. E’ nostra ferma convenzione che quando un documento e una proposta sono buoni, non importa il colore politico ma il risultato finale, ovvero rendere la nostra città accessibile a tutti, abbattendo i numerosi ostacoli che sono presenti nel nostro territorio. Catanzaro non si esprime da politico di parte, ma da persona con disabilità che per vivere una vita “normale” deve superare quotidianamente innumerevoli ostacoli, che, tra l’altro, non riguardano solo chi ha un disabilità ma anche le persone anziane e le coppie genitoriali.
Perciò ci auguriamo che il Presidente Sicari ci aiuti in questa battaglia di civiltà e di rispetto per le persone. Richiediamo soltanto che la proposta venga discussa nella commissione consiliare comunale e che venga rispettato il lavoro delle Circoscrizioni, democraticamente elette dai cittadini torinesi.